Indipendentemente dal mercato di riferimento i primi concetti base del marketing che vengono insegnati sono sempre gli stessi. Tutti fattori fondamentali per un’impresa e per il suo successo. C’è un elemento però che al giorno d’oggi è diventato sempre più importante e che ha assunto un peso maggiore: la Brand Purpose. Un vero e proprio valore aggiunto utile a distinguerci dalla concorrenza.
Brand purpose: che cos’è e perché è importante
Le persone non sono più interessate solo al tipo di prodotto venduto da un’azienda e alla qualità di esso. Sono significativi anche l’ideologia e i valori alla base di essi. Soprattutto le nuove generazioni, e nello specifico quella dei millennial, è più attenta a questi dettagli, che poi dettagli non sono. Fattori chiave nella scelta di un brand piuttosto che un altro sono l’impronta e l’impatto che quest’ultimo ha rispetto a tematiche sociali e ambientali. Ed è proprio questa la cosiddetta Purpose, ovvero lo scopo, il motore e le motivazioni che stanno alla base di ciascuna realtà.
Prendi parte al cambiamento
Sono numerose le aziende che hanno scelto di schierarsi riguardo tematiche ambientali e sociali (Airbnb, Pepsi, Ryanair). Basta pensare a quante aziende in così poco tempo hanno rivoluzionato il proprio packaging e la propria logistica per far fronte al problema ambientale. Molteplici sono i canali attraverso i quali veicolare le proprie idee.
Uno degli esempi di maggior successo è stato quello condotto da Nike in collaborazione con l’atleta Colin Kaepernick dell’NFL. Il giocatore, uno dei più promettenti, è entrato al centro di polemiche e si è trovato successivamente rifiutato dalla maggioranza delle squadre per un semplice gesto ma pieno di significato. In breve prima di un match durante l’inno, Coepernick si è inginocchiato e ha alzato il pugno, gesto utilizzato in passato dagli attivisti afroamericani e poi diventato simbolo del movimento Black Lives Matter. La sua scelta non gli è costata soltanto la reputazione ma anche la carriera.
Ed è proprio in questo momento che Nike scende in campo e si schiera a favore quarterback. Infatti il giovane è il protagonista di una campagna e lo slogan recita: just do it even if it means sacrificing everything. Nike riprende perciò il suo famosissimo mott e lo adatta alla vicenda avvenuta. In questo modo la multinazionale statunitense ha avviato una vera e propria campagna contro il razzismo. Una scelta sicuramente non facile, visto che, soprattutto in America, la questione è ancora molto discussa.
Risultati ottenuti
Nike avrebbe potuto evitare di agire e di prendere parte a questa protesta ma la decisione presa li ha premiati per due motivi differenti: il primo è che il brand è ora associato a dei principi e valori fondamentali come quello dell’antirazzismo e della lotta alle discriminazioni. Inoltre ha assistito a un aumento delle vendite del 31%. Questo è l’esempio lampante di come non solo sia giusto prendere parte a temi sensibili ma anche redditizio, in quanto coloro che si riconosceranno nelle nostre virtù si sentiranno rappresentati. Di conseguenza aumenterà la loro fedeltà al brand e anche i loro acquisti. Si passa quindi dal comprare il prodotto al compare il perché questo viene fatto.
Sei ancora in tempo!
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Non aspettare, scendi anche tu in campo.