La notizia è uscita ieri e ha iniziato immediatemente a rimbalzare su tutti i social mail, suscitando stupore e meraviglia tra tutti gli internauti. Facebook, il più grande social network in Rete e il secondo sito per traffico generato dopo Google, ha acquisito WhatsApp la piattaforma di messaggistica istantanea per mobile più diffusa al mondo. Una notizia che in realtà non avrebbe dovuto affatto sorprendere considerato che la politica di espansione di Zuckerberg è già iniziata già un po’ di anni fa ed è culminata nel 2012 con l’inglobamento di Instagram, che fino all’altro ieri rappresentava l’acquisizione più costosa da parte di Facebook.
I dettagli dell’operazione
Per acquisire WhatsApp, Mark Zuckerberg ha dovuto sborsare l’iperbolica cifra di 19 miliardi di euro, un record assoluto per un’applicazione mobile. C’è da dire che oramai WhatsApp faceva gola a molti colossi del web con i suoi 450 milioni di utenti attivi e l’acquisizione da parte di Facebook rappresenta certamente un grand colpo. Anche perchè Facebook verosimilmente sfrutterà questi nuovi contatti per promuovere il suo servizio di advertising.
La lunga storia delle acquisizioni di Facebook dal 2007 ad oggi
Dal 2007 ad oggi Mark Zuckerberg ha staccato diversi assegni per integrare Facebook con nuove e sempre più avanzate funzionalità: nel 2007 toccò a Parakey, che deteneva il brevetto di una tecnologia per il trasferimento ottimizzato di immagini su mobile; nel 2009 sborsò quasi 50 milioni di dollari per Friendfeed, l’aggregatore di aggiornamenti da cui poi ha ricavato il newsfeed attuale; nel 2011 tutta una serie di applicazioni minori sempre con l’obiettivo di migliorare il servizio madre; nel 2012 Instagram; nel 2013 StoryLane; oggi WhatsApp. Chi sarà il prossimo ad essere cannibalizzato?
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