La materia allo stato liquidi ha la capacità unica di adeguare perfettamente la propria forma a quella del contenitore, qualunque esso sia. Una capacità che è propria anche delle pitture “fluide” come l’inchiostro, la tempera, l’acrilico e l’acquerello che per definizione vengono spalmate su una superficie per generare tratti e forme di ogni genere. Artisti e disegnatori grafici di tutto il mondo ancora oggi adorano utilizzare queste tecniche per le loro creazioni, nonostante le tecnologie digitali.
Tra pittura tradizionale e graphic design digitale
Sì il digitale, la grande rivoluzione con cui il settore del design (e non solo ovviamente) ha dovuto fare i conti negli ultimi 15 anni. Ha offerto grandi possibilità, ma anche imposto limiti a causa di una certa chiusura “mentale” da parte di chi lo utilizzava. In realtà disegno tradizionale, pittura e graphic design digitale non solo possono convivere ma devono farlo in nome di un livello qualitato superiore rispetto al passato.
Qualche esempio estratto dal libro
Questo in sostanza è il concetto alla base di un nuovo interessante libro di recente uscita intitolato “Making a splash: graphics that flow” che esamina il lavoro di tutta una nuova generazione di designer che fondono ispirazione tradizionale con una nuova estetica grafica per portare gli effetti tipici del disegno a mano nell’arena digitale. Qui sotto potete vedere alcuni interessantissimi esempi di immagine coordinata estrapolati dal libro. Che ve ne pare?